venerdì 9 settembre 2011

grassi idrogenati

Gli americani, che non sono proprio i più salutisti del mondo a tavola (con tutto il trash food che si pappano) avvisano chiaramente della quantità di grassi idrogenati nelle etichette dei cibi preconfezionati. Da noi troppo spesso si usa un termine generico. L'Istituto di Medicina dell'Accademia Nazionale delle Scienze, organismo non-profit ed indipendente, ha indicato al governo Americano un livello massimo pari a zero per tali grassi nella dieta, per non avere problemi di salute. Bisognerebbe assumerne assolutamente zero anche secondo me, ma il problema è che sono diffusissimi nei dolci - e nei cibi in generale - di produzione industriale (ma anche artigianale). Ma perchè vengono usati e cosa sono esattamente? Vengono usati perchè costano molto meno! E perchè diventano rancidi più lentamente. Inoltre sono più facili da lavorare (sono solidi come il burro). I grassi idrogenati o "grassi trans" derivano da olio che, com'è noto, a temperatura ambiente è liquido. Tramite catalizzatore, ad alta pressione e temperatura, viene aggiunto Idrogeno. Si presentano alla fine allo stato solido. La molecola che si ottiene esiste già in natura, ma in percentuali irrisorie. E i danni che può fare sono enormi, fra le altre cose: sballa i rapporti di colesterolo, aumenta l'insulina, diminuisce il testosterone (meno desiderio sessuale, minore fertilità ovvero certamente meno vitalità!), interferiscono con gli omega-3, incrementano i radicali liberi (nemmeno Pannella e la Bonino ne sarebbero felici). Disastrosi, ma in pochi sono veramente consci del problema.  L'Unione Europea dovrebbe bandirli come un veleno e invece le merendine preconfezionate ne sono piene. Certi "cremini" sono come armi chimiche: non si sciolgono nemmeno sotto il sole di Ferragosto, al mare... Diffidate sempre delle merende e degli snack farciti di crema tenera ed esaminate attentamente gli ingredienti. Se possibile verificate che dolci e paste contengano burro; una volta un pasticcere mi ha insegnato un trucchetto per capirlo: se la crema della pasta lascia un velo spiacevole sul palato, allora quella pasta è stata fatta con margarina e non con burro (la margarina col calore della bocca si scioglie più difficilmente). Ricordate: "da tenere fuori dalla portata dei bambini" ma anche di molti adulti della mia generazione che non hanno la pazienza per preparare qualcosa di salutare. Ottimi questi due post, rispettivamente da polveredicacao.iobloggo.com e  www.alimentazioneinequilibrio.it, sui grassi in etichetta e sul burro.

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