sabato 21 luglio 2012

cercare su google maps


Se cercate su Google "MAPS" ovvero meeting annuale persone sedentarie, non troverete niente, perchè anche quest'anno è andato deserto: sono restati tutti a casa.
Ma uno studio di The Lancet li mette in guardia sul pericolo che corrono: quelle persone sono più soggette a malattie croniche. E milioni di morti l'anno sono provocati da inattività fisica, numeri che giustificherebbero l'uso della parola pandemia.


Termine già in passato usato molto facilmente (vedi l'influenza aviaria) che ha spinto i governi alla corsa all'accaparramento dei vaccini per la gioia delle case farmaceutiche (o delle loro "casse").
Ma, mentre in quel caso c'era un'interesse economico a spingere alla paura per la malattia, in questo caso non interessa a nessuno. Casomai viceversa: come insegna George Orwell in "1984" è nell'interesse del Grande Fratello che si resti a casa seduti sul divano davanti a Sky o Mediaset Premium consumando Cameo Ciobar mentre fuori nevica, anzichè andare a fare una bella sciata sulla neve fresca.


Una politica disastrosa per la Società e la collettività ma anche per le casse dello Stato: la spesa aumenta senza controllo, i servizi al cittadino (reso più ignorante e meno sicuro) peggiorano, il debito pubblico è ormai quasi del tutto fuori controllo.


Ma una nota di speranza arriva leggendo bene i numeri: negli ultimi anni qualcosa sta cambiando, basta guardare il sempre crescente numero di partenti nelle maratone nostrane. Oppure dare un'occhiata ad un recente studio della federazione italiana triathlon: gli atleti agonisti in Italia hanno superato le 10.000 unità nel 2011, da 8.145 nel 2009. 

dati su scala nazionale

Cosa aspettiamo quindi ad acquistare una bici? Nuovi incentivi dello Stato? La nostra salute dovrebbe già essere il miglior incentivo.

sabato 14 luglio 2012

oltre la birra analcolica: la spuma


Se è vero che dalle droghe leggere si passa a quelle pesanti, allora è vero anche che dal gin-tonic si passa ai superalcolici. E che la spuma è il trampolino di lancio verso un mare di birra schiumosa... In realtà io sto cercando di fare un downgrading verso le birre analcoliche e la storia completa la potete leggere qui quattro, qui tre, qui due e qui uno.
E ho ritrovato la spuma che bevevo da piccino e che una volta si trovava, assieme alla cedrata, praticamente in ogni bar.


Non è proprio uguale ma gli ingredienti, bevanda aromatizzata e birra (acqua gassata, aroma di limone e d'arancia, acido citrico ad ascorbico, caramello E 150c - acqua, malto d'orzo, sciroppo di glucosio, estratto di luppolo) sono quasi gli stessi e la potete trovare in una catena di supermercati francese (Carrefour) molto fornita, in pratica confezione da 10 pezzi da 25cl. Il colore è proprio quello che ricordavo: come birra.


Sempre lì vi troverete anche l'ottima ed economica Clausthaler, in abbondati bottiglie da 66cl


come la Von Wunster, intelligentemente spinta verso i consumatori sportivi (vedi quest'altra etichetta).


E sempre parlando dei francesi come non citare lo scrittore contemporaneo Philippe Delerm, con il suo La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita:

"E’ l’unica che conta. Le altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un appesantimento tiepido, un’abbondanza sprecata. L’ultima, forse, riacquista, con la delusione di finire una parvenza di potere… Ma la prima sorsata! Comincia ben prima di averla inghiottita. Già sulle labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi lentamente sul palato beatitudine velata di amarezza. Come sembra lunga, la prima sorsata. La beviamo subito, con avidità falsamente istintiva. Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, né troppa né troppo poca è l’avvio ideale; il benessere immediato sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio altrettanto eloquente la sensazione ingannevole di un piacere che sboccia all’infinito… Intanto, già lo sappiamo. Abbiamo appreso il meglio. Riappoggiamo il bicchiere, lo allontaniamo un po’ sul sottobicchiere di materiale assorbente. Assaporiamo il colore, finto miele, sole freddo. Con tutto un rituale di circospezione e di attesa, vorremmo dominare il miracolo appena avvenuto e già svanito. Leggiamo soddisfatti sulla parete di vetro il nome esatto della birra che avevamo chiesto. Ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più. Ci piacerebbe conservare il segreto dell’oro puro e racchiuderlo in formule. Invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l’alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempre più birra con sempre meno gioia. E’ un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata".

Troppo pomposo, come molti francesi? forse sì: io credo piuttosto nella spinta della "coazione a ripetere" che mi induce a tornare all'ambrata spuma come quand'ero piccino.

lunedì 9 luglio 2012

inside Venice lagoon


Cavallino – Treporti: per apprezzarne a pieno il paesaggio l'ideale è una piccola imbarcazione a remi, ma potete andare alla scoperta del territorio anche  in bicicletta


alla ricerca di paesaggi rari, ecco una splendida galleria di immagini


e siccome il moto all'aria aperta stimola sempre l'appetito, qui potete trovare un vero e proprio gioiello "fuori porta", la Locanda Zanella, nel cuore della laguna: se vi viene voglia di "moeche" fritte andateci senza dubbio. Infatti nei ristoranti in centro è sempre difficile riuscire a mangiare bene senza spendere cifre elevate. Venezia è un'industria del turismo, con orde di persone che ogni giorno la visitano e come per tutti le merci prodotte in modo massiccio ed industriale, anche il cibo tende a scadere. Succede a volte che, dopo ore passate a girovagare per le calli sotto il sole, le orde si trasformino in eserciti di Zombie che si nutrono di qualsiasi cosa senza andare troppo per il sottile.


Ma se cercate la qualità qui potete degustare alimenti pescati in loco o coltivati nei campi attorno al ristorante... a km zero (o pochi metri?) e la differenza si sente subito.


Trovate la locanda in centro a Treporti:


   


poi mi ringrazierete...