sabato 24 novembre 2012

scatto fisso is style


E' uno stile di vita urbano, come i graffiti sui muri delle città e i gradini cerati per gli skaters. Ma è anche un ritorno alle origini, quando i mezzi erano tutti semplici e simili e i velodromi erano pieni.

Ed è uno stile che si diffonde sempre più fino a diventare fissazione:


mania di gruppo:


ma anche gioco di gruppo, il polo in bici:


e altre pazzie varie, come questa, che sembra uscita da Mad Max, oltre la sfera del tuono:


vedi post precedente: scatto fisso is sexy.

lunedì 12 novembre 2012

scatto fisso is sexy


"Ciò che non c'è non si può rompere" direbbe un ingegnere... e  invece ciò che non si può rompere, troverà il modo di farlo, insegna Murphy.
Le scatto fisso (fixed gear) sono bici ridotte all'essenziale: telaio - forcella - manubrio - ruote - trasmissione. Che è fissa: 1 catena, 1 corona, 1 pignone, quindi un solo rapporto.


Bici leggere e reattive che si stanno diffondendo nelle città sulla scia dei "bike messenger", postini veloci che volano in mezzo al traffico. Senza dimenticare che, agli albori, le tappe del giro venivano corse su bici singolo rapporto, con qualunque pendenza. In seguito, i ciclisti avrebbero smontato la ruota posteriore, ruotandola per utilizzare il pignone da salita montato sull'altro lato della ruota. Evento che ha portato all'ideazione dello sgancio rapido prima e del deragliatore poi. Ma questa è un'altra storia.
Tornando allo scatto fisso, in giro per il mondo sono ancora presenti parecchi velodromi, oggi tornati in auge anche per questa rinata passione. Sul tracciato del circuito assenza di freni e cambio non rappresentano un problema.
Un'altra fatto che aiuta la diffusione delle scatto fisso è la possibilità di trasformare facilmente le vecchie e robustissime bici da corsa d'acciaio in moderne e glamour bici da città. Basta cambiare il mozzo posteriore.


Semplice, ecologico, personalizzabile, tutti ingredienti giusti ed attuali per far esplodere una vera e propria moda. Quindi a Milano, Bologna e in tante altre città gli appassionati si trovano e condividono. Anche a Mestre. E' trendy e fa figo, per cui fuori dal bar si vedono sempre meno Harley e sempre più fixed.


Ci si può sbizzarrire nella ricerca estetica per realizzare la propria bike modificando la bici del babbo, oppure la si può comprare già bella pronta, p.e. su http://www.vendix.sm



foto tratte da http://www.thefixfixfix.com
visita http://bicifissa.blogspot.it


vedi post precedente: scatto fisso is style.

mercoledì 7 novembre 2012

nyc marathon stop


ll sindaco M.R. Bloomberg di New York quest'anno ha annullato la maratona per maltempo. E siccome parliamo della  più grande e rinomata maratona al mondo, il maltempo era eccezionale, ovvero un uragano: l'uragano Sandy. Se così non fosse stato, lo show avrebbe dovuto andare in onda comunque. Il problema è che l'annullamento è arrivato a 36 ore dalla partenza, quando molti partecipanti arrivati dall'estero erano già lì. Lo stop avrebbe dovuto arrivare prima, per tempo.


Poco male per i single race finishers, ovvero coloro i quali  vogliono partecipare solo per vantarsi di aver corso la Maratona con la M maiuscola. Questi corridori si definiscono maratoneti, pur avendo corso solo una volta la distanza e per giunta nemmeno nella propria città o limitrofa. Raggiunto l'obbiettivo attaccano le scarpe al chiodo e si ritirano soddisfatti.

Non mi dispiace nemmeno per chi corre per scommessa o ex-voto, che quindi arriva in fondo mezzo scassato ma con l'ipod nelle orecchie (no, dimenticavo, è vietato per via degli sponsor (*)). Non si possono considerare runners veri, ce ne sono parecchi.



Più rispetto va a chi ha comprato un pacchetto volo-soggiorno-gara sul genere di Terra mia.

Massimo rispetto invece va a chi si è guadagnato un pettorale sul campo, staccando il tempo di qualificazione in un altro evento ufficiale precedente. Rientrando quindi di diritto fra il 47.000 possibili partenti su 100.000 richiedenti.
Se volete provarci anche voi per il 2013, tempo (meteorologico e cronometrico) permettendo, questi sono i paletti:


Qualifying with a fast marathon or half-marathon time. Runners who meet the following qualifying time standards in a half-marathon or marathon (results must be verifiable online) between January 1, 2012, and January 31, 2013:
Men
AgeMarathon1/2 Marathon
18-392:45:001:19:00
40-442:50:001:23:00
45-492:58:001:25:00
50-543:06:001:29:00
55-593:14:001:33:00
60-643:24:001:39:00
65-693:35:001:42:00
70+3:46:001:48:00

Women
AgeMarathon1/2 Marathon
18-393:10:001:30:00
40-443:25:001:37:00
45-493:35:001:42:00
50-543:49:001:48:30
55-593:52:001:50:00
60-644:10:001:58:00
65-694:26:002:06:00
70+4:50:002:17:00

After feedback from our runners and careful review of tens of thousands of race performances from the last decade, we have revised the time-qualifying standards for guaranteed entry into the ING New York City Marathon 2013. We thank all our runners for their helpful input.
(*) qualche anno fa è stato deciso di vietare l’uso di auricolari per l’ascolto della musica durante la NYC Marathon. Le ragioni ufficiali erano due: la mancanza di sicurezza e il vantaggio competitivo legato alla musica (ridurrebbe la percezione dello sforzo e favorirebbe il rilassamento, riducendo il dispendio energetico).

Ma non esiste: 1. il tracciato è delimitato e possono correre anche i non vedenti, figuriamoci i non udenti "incuffiati" 2. quando mai i top runners si son visti gareggiare con le cuffie alle orecchie? se garantisse un vantaggio lo userebbero di certo (e non solo quello, ehm, purtoppo).

La verità semmai va cercata, come malignamente accennavo, negli sponsor: Adidas non ha la possibilità di inserire il contapassi che è un gadget Apple - Nike sport kit.
Correggetemi se sbaglio...