sabato 28 aprile 2012

creme spalmabili quarta parte

Dopo la sentenza del tribunale di Francoforte (vedi il mio post precedente) cade un'altra tegola sul prodotto di punta della Ferrero. Stavolta negli USA: la Class Action (cioè una causa legale collettiva, procedura ben oliata in America) è stata vinta dai consumatori contro la multinazionale nostrana. Sul Corriere online parlano di pubblicità ingannevole e risarcimento da 3 milioni di $:


E lì non si fanno prendere per il naso. Se una cosa ti nuoce tu sei ben libero di abusarne, basta che tu sappia chiaramente quel che fai. Un esempio lampante sono i panini degli Heart Attack Grills (lett. attacco cardiaco) nella città dell'eccesso per definizione, Las Vegas:
dove le cameriere sono vestite da infermiere e i panini hanno un nome significativo: da singolo a quadruplo bypass in base al numero di hambugers contenuti. Ecco il 4x, con il suo record di 8.000 calorie, che potrebbe forse vincere il premio per il peggior cibo spazzatura al mondo (yunk food).


Ma forse definirlo cibo spazzatura sarebbe riduttivo, cibo pornografico pare più adatto.
A questi tipi qui, anche se vieni portato fuori dal locale in barella, di sicuro poi non gli fai causa, eri stato avvertito chiaramente dei rischi che correvi con l'abuso nel consumo. Da nessuna parte ci trovi scritto "nutriente" e "salutare".

domenica 22 aprile 2012

abbandonare il latte parte due: ogm e non ogm



TMNews riporta questa notizia riguardo soia e Argentina: "Una pianta geneticamente modificata in grado di resistere alla siccità. Una miracolo della tecnologia per alcuni (agricoltori), un disastro ecologico per altri (ambientalisti). [...] Un sogno per gli agricoltori locali, grandi produttori di soia e alle prese quest'anno con una grande siccità. [...] gli ambientalisti  temono l'ampliamento sconsiderato delle monocolture. [...]
L'Argentina pensa di mettere in commercio questo tipo di grano, frumento e soia transgenici a partire dal 2014."


Prendo spunto da un commento sul mio precedente post "maturità alimentare" per andare a verificare quali bevande a base di soia (ovvero latte di soia) siano prodotte in modo biologico e quali siano dichiaratamente preparate con soia non modificata geneticamente. Questo è quanto verificato ad oggi: "NUTRIMY soia nature" e "NUTRIMY soia alla vaniglia" dichiarano esplicitamente di essere privi di soia OGM, mentre "Bene sì COOP" è biologica. Pare però che non abbiano la B12 addizionata.


Vero è però che le diverse molecole della vitamina B (ovvero dalla B1 alla B12) spesso si trovano insieme negli stessi alimenti, tanto che nei tempi passati si pensava che le vitamine B fossero una sola vitamina. E' naturalmente presente nei legumi (e la soia è una leguminosa).


Se dovessi indicare una marca seria proporrei decisamente Valsoia, la quale ha scelto di impiegare soia non OGM:
Un'altra marca che garantisce di non impiegare OGM è Enervit per il suo EnerZona Soya drink 40-30-30:
questi gli ingredienti utilizzati:
questi i valori nutrizionali:
notare il logo in basso a destra.

domenica 15 aprile 2012

compravendita o scambio dell'usato e valore del tempo


Può un bene o un servizio gratuito creare ricchezza? molti se lo chiedono, anche chi lavora con le onlus o chi scrive e distribuisce software libero... Ma innanzitutto tutto dobbiamo chiarire il termine ricchezza. Se inteso solo come moneta o denaro, restringe molto il suo significato. Al giorno d'oggi, almeno nei paesi sviluppati dove la povertà estrema è stata (quasi) eliminata, forse questa parola dovrebbe essere accostata ai termini benessere, qualità della vita, tempo libero, salute, rispetto dell'ambiente. E forse la recessione in corso potrebbe aiutare molte persone stressate da lavoro e da ritmi eccessivi a rivedere le loro priorità: stare sempre sotto pressione per fare soldi ed indaffarate a spenderli, oppure rallentare i ritmi, accontentarsi, rilassarsi?

HONDA CBX 1000
Un esempio: quanti modelli di moto aveva in catalogo la Honda negli anni '70? e quanti ne ha oggi? almeno quattro volte tanto. E siamo sicuri che le moto di allora non fossero altrettanto piacevoli e divertenti da usare di quelle attuali? 


Allora non scomodiamo concetti quale l'alienazione del lavoro di Marxiana memoria (per altro, se riletti, attuali anche oggi che guardiamo al modello Norvegese) con l'espropriazione del prodotto del lavoro prima e del lavoro stesso poi, fino ad arrivare all'appropriazione dell'essenza umana con il solo fine della crescita del capitale.
Ma cerchiamo comunque di prendere via via le distanze da un modello che sembra sempre di più mostrare i suoi limiti fisiologici.


Ecco allora che può tornare di moda la compravendita dell'usato (vedi qui i miei oggetti su ebay) e il baratto, basato sul valore d'uso degli oggetti che a volte differisce molto dal suo valore commerciale (vedi l'economia del dono su Wikipedia). Basti pensare al rimborso che si può ricevere per un'auto "stagionata" da una compagnia assicurativa in seguito ad incidente. Quasi mai copre la sua sostituzione. Da noi il nuovo è incentivato dallo Stato, l'usato penalizzato. (*)


E a proposito di baratto e di moto, da quando i passaggi di proprietà si possono fare a costo risibile (rispetto al passato quando era necessario l'intervento di un notaio!) negli uffici del Comune, sono possibili scambi come quello  da me realizzato, ovvero moto da enduro:


Yamaha TT 600
contro moto da strada:
Yamaha XJ 600
certo, bisogna incrociare due mezzi che abbiano più o meno la stessa età e pressapoco lo stesso valore, ma ora si può fare. Cosa che un tempo era impensabile dato che ci si rimetteva troppo in tasse e spese.


E casomai, qualora ci fosse bisogno di qualche intervento di manutenzione, ci si può sempre rivolgere alla banca del tempo (vedi Wikipedia) restituendo magari il prestito con qualche consegna con la nostra due ruote "nuova".


(*) DA: IL BLOG DI BEPPE GRILLO: "in Danimarca se ti azzardi a comprare una macchina nuova ti bastonano di tasse, mentre se tieni la tua vecchia carretta (rinunciando a produrre CO2 per il ciclo produttivo di una nuova auto) hai agevolazioni fiscali." (VEDI http://www.beppegrillo.it/2012/04/sognando_la_dan/index.html).

domenica 1 aprile 2012

tour enogastronomico


Alimentazione (sana) e movimento (frequente) vanno necessariamente abbinate se si vuole stare in forma. Ma perchè non affiancarle in un singolo evento che preveda un tour in mezzo alla natura e la degustazione dei prodotti tipici locali? Ci hanno già pensato in VALPOLICELLA, nota per l'Amarone, il  Recioto e altri vini pregiati, realizzando "Quattro Passi... di gusto", manifestazione giunta ormai alla 9.a edizione. Se non vi spaventano 10km collinari:


verrete ripagati da 7 soste dove vi verranno offerte specialità a dir poco spettacolari, pur essendo cibi semplici e "poveri". Come ad esempio la ricotta di capra, ancora calda appena tolta dal caldierone o la Pearà (una via di mezzo fra una salsa e una polentina, molto pepata, servita col bollito) ricetta tipica veronese. Fra una sosta e l'altra camminerete fra vigne e boschi ma soprattutto circondati da una marea di ciliegi in fiore


visto che la manifestazione si svolge tutti gli anni la prima domenica di Aprile, ovvero proprio quando fioriscono:


inoltre ad ogni sosta, insieme ai piatti avrete un assaggio dei vini locali, il Valpolicella classico, l'amarone, il recioto e il rosso tipico; accompagnamento di musica moderna


o in dialetto


per cogliere fino in fondo lo spirito della valle.


E una volta tanto potete anche eccedere col vino: camminando si smaltisce prima.
Insomma un'organizzazione e un paesaggio Giapponese (circa 1000 partecipanti) ma le uniche radiazioni percepite erano quelle positive dei fiori, del vino e dell'amicizia.


Qui sotto il programma di quest'anno.



Per il 2012 la 4 Passi porta i propri ospiti, domenica 1 aprile, a scoprire una nuova parte della valle di Marano, la “zona alta”, dove i tratti tipici del paesaggio della Valpolicella si incontrano con quelli della Lessinia. Passo dopo passo, si vedranno i ciliegi sostituire le vigne nei campi, la pietra ricoprire i tetti delle case, i prati accogliere qualche mucca superstite.


La bellezza di questo inedito percorso consiste anche nel fatto di offrire un punto di vista diverso della Valpolicella, un panorama dall’alto, quasi a volo d’uccello, con lo sguardo che spazia dalla pianura alle Prealpi (Monte Baldo, Corno d’Aquilio e Corno Mozzo).


La passeggiata inizia a San Rocco (obbligatorio ritrovo in Piazza dello Sport a Marano, con consegna dei biglietti e trasferimento in bus-navetta insieme alla guida fino alla piazza di San Rocco), dove una stradina conduce gli ospiti al primo “balcone sulla Valpolicella”: l’aia di Corte Tonei, dove verrà servito l’antipasto innaffiato da Valpolicella Classico.


Si prosegue immersi tra i ciliegi, con il paese di Marano che appare a fondo valle con la sagoma inconfondibile della cupola della chiesa, fino a Vaialta di Sotto, una piccola frazione caratterizzata da case in sasso e pietra, con una secolare vigna a ombreggiare il cortile. Qui i nostri ospiti potranno assaporare un piatto di pasta e un sorso di Valpolicella Superiore.


Ripresa la marcia, si guada un piccolo “vajo” (torrente) e ci si addentra in un boschetto di roveri, con il colle di Castel Besin che vigila sulla destra. Usciti dal bosco, si viene accolti dai ciliegi, che accompagnano fino alla frazione Magine,dove verranno offerti gli ormai celebri “bigoli e sardele”, conditi con l’olio Extra Vergine di Oliva Veneto Valpolicella DOP della valle di Marano e abbinati a vino rosso IGT prodotto con uve locali.


Sazi e contenti, si riprende il cammino in direzione Nord, ritrovando sul pianoro – incredibile a dirsi – la vigna, portata qui, a oltre 600 metri d’altitudine, qualche anno fa e allevata a guyot.


Le allegre finestre con fiori della località Fava salutano la 4 Passi, ma il cammino prosegue verso la piccola chiesa di Santa Cristina dove, sulla sinistra, si apre invita lo sguardo ad ammirare il paesaggio retrostante, un nuovo panorama fatto sempre di prati, case in pietra e piccoli boschi, preludio della Lessinia (questa zona è inserita nel Parco della Lessinia), ma con il Monte Baldo come fondale.


La strada scende fino al paese di Mondrago, che si rivela allegro già dall’alto, per le sue case dipinte di colori vivaci. Nella piazzetta antistante la chiesa si gusterà il bollito con la celebre “pearà” di Elda e Giannina, le cuoche della Pro Loco, accompagnata da un bicchiere di Valpolicella Ripasso.


Tra prati, boschi di roveri e castagni, il cammino porta poi a Malga Biancari, dove si potrà degustare un prodotto tipico della Lessinia, il formaggio Monte Veronese DOP, abbinato a miele locale e Amarone della Valpolicella  DOC Classico.


Nella corte di Toredan si inzuppa la “brassadela”, la tipica ciambella pasquale, in un calice di Recioto e si conclude la passeggiata, con un assaggio di nocino della Pro Loco che vuole essere un ricordo della Valle di Marano.