mercoledì 21 settembre 2011

pasta integrale



Se avete come me la fortuna di poter mangiare spesso a casa, a pranzo, vi insegno un piccolo trucco per riuscire ad alimentarvi meno pur senza restare troppo affamati: mangiate pasta integrale. Ci metterete un pò ad abituarvi, perchè effettivamente è meno saporita di quella raffinata, ma se ci riuscirete ne ricaverete solo vantaggi. Il chicco del grano con cui viene realizzata è completo di crusca e germe. Sono fibre, quindi l'intestino ringrazia, inoltre nutre meno, ma sazia maggiormente. Assumiamo minori calorie, così ne possiamo mangiare un pò di più. Ancora: non fa andare in picco glicemico, ma la glicemia sale piano e scende altrettanto piano. Ha però anche un difetto: contiene acido fitico (*). Quest'acido limita l'assunzione di alcuni nutrimenti (ad esempio il ferro) a noi utili. Tenete conto di ciò e magari alternatela ad altri tipi di pasta (non integrale o di mais o di riso). Inoltre se la condite col ragù di carne, il senso di sazietà sarà anche maggiore, ciò dovuto all'abbinamento carboidrati/proteine. Oppure, meglio, consiglio di condirla coi piselli: i legumi sono altrettanto proteici ma molto meno grassi. Certo il ragù alla bolognese rimane sempre il ragù alla bolognese... (*) sempre riguardo ai fitati: hanno però anche potere antiossidante in quanto in grado di chelare il ferro che, se presente in eccesso, favorisce la produzione di radicali liberi. Si tratta quindi di trovare il giusto equilibrio. Aggiornamento: pasta Coop da estremisti, la Barilla è leggera (pare raffinata), la Misura una via di mezzo (la giusta "misura" per me).



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