giovedì 13 ottobre 2011

integrazione del pil



P.I.L. è l'acronimo di Prodotto Interno Lordo, ovvero un indice che sintetizza redditi dei lavoratori e guadagni delle imprese. La variazione è comunemente utilizzata per verificare nel mese-trimestre-anno se cresce o cala la ricchezza di un paese. Ma io non sono il primo nè l'ultimo a pensare che il pil sia un indice insufficiente a misurare lo sviluppo, anche  Robert Kennedy nel 1968 lo sostenne chiaramente, come potete vedere nel video qui in alto. Nell'ipotizzare altri indici c'è anche chi ha pensato di crearne uno per misurare la felicità (!) della popolazione, ma si incappa sempre in difficoltà di realizzazione e misurazione. Un indice che si potrebbe ipotizzare è il B.I.L. Benessere Interno Lordo. Benessere perchè inerente i servizi e le strutture che migliorano la salute delle persone, interno perchè misurabile in ambito cittadino oppure italiano, lordo perchè se il pil tiene conto degli ammortamenti pluriennali, il bil tiene conto dei cambiamenti in un lustro o due, deve essere visto come indice di medio respiro. Se prima il nostro comune puntava ad un aumento del pil della città costruendo garage, parcheggi e grandi magazzini, ora - in un'ottica di incremento del bil - lo vedremo allargare la zona pedonale del centro città. Non è detto che questo porti poi necessariamente ad una contrazione dei consumi... ma dovranno cambiare certe abitudini. E sappiamo tutti che cambiare abitudini è un processo più lento. Ma proviamo ad immaginare quali possono essere i metodi - coercitivi e non - con i quali chi decide può portare i cittadini a  modificare le consuetudini "malsane". Butto lì quel che mi viene in mente alla rinfusa (considerato però anche che questa estate sono andato in ferie nel paese più civile del mondo, la Norvegia,  e qualche idea me la sono fatta in prima persona); i coercitivi (più odiati): contro lo smog targhe alterne, z.t.l. zona a traffico limitato, tasse sui carburanti (ulteriori), tasse su alcool e sigarette (in Norvegia le sigarette costano il triplo che da noi!), la fat tax introdotta recentemente in alcuni paesi nordici (tassa sugli alimenti troppo grassi), la raccolta differenziata obbligatoria. I non-coercitivi: realizzazione di parchi gioco, tram, piscine (nuoto, lo sport più sano di tutti - gratis in UK per molti -), piste di atletica, strutture sportive in generale, sanitarie, creazione di piste ciclabili e zone pedonali. La domanda  che mi pongo ora è: può il bil essere calcolato e quindi utilizzato e diffondersi? assimiliamo il concetto e in un prossimo post proverò a verificarlo sulla mia città: Venezia. Qui sotto vedi l'andamento del pil italiano dal 1960 ad oggi (fonte Google public data explorer) e la crescita demografica  nello stesso periodo. Considerato sia l'uno che l'altro si vede che il benessere pro-capite, inteso come ricchezza, è certamente cresciuto (fermo restando i polli di Trilussa), la crescita del benessere inteso invece come salute andrebbe misurato utilizzando la variazione del bilSEGUE QUI
Articoli correlati: FIL vs PIL: l’esperienza del Bhutan.

crescita demografica
crescita pil in US$


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