sabato 5 novembre 2011

correlazione tra velocità, inquinamento ed incidenti

La tabella qui sopra è tratta da uno studio del Victoria Transport Policy Institute (Usa) e ci mostra rapidamente che in Svizzera camminano molto, in Olanda usano parecchio la bici (chi è stato ad Amsterdam già lo sa) e in Austria usano i mezzi pubblici.
Quest'altra, ancora più banalmente, fa vedere i costi degli spostamenti in auto (incidenti, parcheggi, ingorghi, inquinamento acustico e dell'aria, etc.) rispetto ai costi - praticamente inesistenti - degli spostamenti a piedi.
Sono notizie note a tutti ma è sempre bene evidenziarle nuovamente. Io però vorrei scrivere qualche riga per smontare una falsa credenza: ovvero che velocità ridotta in automobile sia sempre e comunque sinonimo di minor inquinamento e maggiore sicurezza.
Non ci sono studi accurati ma pare che qualcosa sia stato fatto in Olanda, prendendo sotto esame le città di Amsterdam, L’Aja, Rotterdam, Voorburg e Utrecht.
scrive Speed does not pollute, dove spiega che il ministro delle infrastrutture Melanie Schultz van Haegen vuole alzare il limite di velocità dove possibile. Il punto è che la resa ottimale di un veicolo si ha ad una determinata velocità e per un periodo d'uso ridotto, limitato al tempo dello spostamento.  Quindi velocità maggiore (il limite di 30 km/h andava bene quando le ruote erano di legno e senza la gomma) e permanenza in viaggio minore. Semafori, rotatorie, strettoie e quant'altro congestiona il traffico andrebbero se possibile evitati (come meglio spiegato su MotoCivismo.it). E la bassa velocità distrae.
Detto questo e tornando a quanto illustrato sopra, bisogna  comunque disincentivare il trasporto su gomma (ciò è imperativo in ambito cittadino), incentivando tutte le altre forme, ad esempio il TAV - Treno ad alta velocità (riportando alla ragione i contrari).
altrimenti famo 'sta fine:

2 commenti:

  1. Lasciando perdere dati statistici su inquinamento e velocità,vorrei concentrare il mio commento sul discorso Tav.
    L'opposizione del movimento No Tav non ha come soluzione l'aumento dell'inquinantissimo traffico su ruota, bensì sull'eventuale (se necessario) potenziamento delle strutture esistenti e non sulla costruzione di inutili linee nuove ad alto impatto ambientale - come nel caso della Val Susa.
    A proposito di Val Susa: pur tralasciando il discorso della grande quantità di amianto presente nella montagna dove verrebbe fatto il traforo e che sarebbe distribuita nell'ambiente circostante (e Torino è ad appena 50km),rimane sempre il discorso dell'impatto ambientale che avrebbe quest'opera in una valle così boscosa.
    Inoltre è questionabile pure il discorso: "creando il traforo Tav in valle,aumenterebbe il traffico merci su rotaia diminuendo l'inquinantissimo traffico su gomma", in quanto l'attuale ferrovia che collega l'italia con la francia - la ferrovia del Frejus - è sfruttata appena intorno al 30% delle sue capacità. Eventualmente sarebbe cosa più saggia potenziare quella,se fosse necessario, invece che spendere miliardi di denaro pubblico di un paese in evidente crisi economica per una linea nuova ad alta velocità. Soldi che potrebbero ben essere spesi per necessità più impellenti (disoccupazione, servizi sociali,ecc.)
    E lungo sarebbe pure il discorso di come trenitalia stia tagliando i fondi e i treni per la "gente comune", causando innumerevoli disservizi a chi non può permettersi di prendere un frecciarossa o un frecciabianca,che costano all'incirca il doppio dei treni ordinari.
    Tornando alla Val Susa: Se la linea vecchia è sfruttata al - toh, concediamo pure un 40%, cosa fa pensare che creare una linea nuova aumenterà il traffico delle merci? Il mercato c'è o non c'è, le merci ci sono o non ci sono. Non sarà una linea nuova a creare 'ste cose dal nulla.
    E il discorso è appena cominciato... ma non è questa la sede giusta per spiegare le infinite motivazioni no-tav. Ti conviene cercare in rete,troverai un sacco di materiale serio e ben documentato scientificamente.
    Concludendo: ben venga l'incentivazione del trasporto pubblico su rotaia e la positiva riduzione dell'inquinamento, ma c'è modo e modo.
    Scalva

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  2. Refuso: "L'opposizione del movimento No Tav non ha come soluzione l'aumento dell'inquinantissimo traffico su ruota, bensì L'eventuale (se necessario) potenziamento delle strutture esistenti e non LA costruzione di inutili linee.." ..scusate, scritto di corsa... :)

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