giovedì 18 ottobre 2012

uomini e bestie



Presso la bella location dell'hotel di design Cà Pisani a Venezia c'è stata la presentazione del libro di Macri Puricelli "Di bestiale bellezza. Itinerari fra animali, sassi e acque di un Veneto ritrovato". L'autrice era accompagnata da Ferron, scrittore e guardiacaccia.




Non sono amante degli animali, nè vegetariano. Ciononostante sono rimasto colpito dalle sue parole. Soprattutto quando ha detto che bisogna rivedere il nostro rapporto con gli animali perchè questo implica rivedere il nostro stesso modo di vivere. Riflettiamo ad esempio su come sono trattate le vacche da latte e da carne, allevate in batteria. Cresciute come piante e non come esseri viventi, sofferenti in quelle condizioni. 



Perdono l'uso delle zampe dato che non le usano praticamente mai.
Valutiamo l'abbandono del latte vaccino invece di pagare multe salate per aver sforato le quote comunitarie.

E andrebbero evitate altre pratiche crudeli, come quella per produrre il patè d'anatra o d'oca: alimentazione forzata (gavage) che induce nella bestia l'ingrossamento anomalo del fegato, la steatosi epatica.



Per fortuna questa pratica è vietata in molti stati d'Europa, Usa e Argentina.

Aristotele sosteneva che "tutto quello che è in accordo con la natura è bene e tutto quello che vi si oppone è male", quindi giriamo la nostra bella terra, impareremo ad amarla e rispettarla, come pure le creature che ancora, nonostante tutto, ci vivono libere.

A piedi: in valpolicella;
o in bici: in laguna nord, o sui colli euganei.

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