In tv e alla radio passa spesso la pubblicità del "Kinder Bueno" classico o white, dove un campione dello sport - Howe - riceve la visita inaspettata di una petulante vicina "affamata". Le offre un sano toast o una fetta di torta ma lei preferisce lo snack. Siamo abituati alle allusioni sessuali negli spot, ma trovo odioso l'abbinamento campione-merendine per far passare il messaggio nascosto che sono i cibi migliori per uno spuntino, per noi o per i bambini. E curiosando nel sito della Ferrero si può scoprire che sono veramente tanti gli atleti medagliati coinvolti nella promozione della linea prodotti: p.e. la May e la "Fetta al Latte", Schwarzer e il "Pinguì", la Idem, la Sensini, etc..
L'industria alimentare deve vendere un prodotto dolciario industriale, il promoter di turno deve pagarsi l'attività (che non sempre è milionaria come per i calciatori più pagati), ma noi dobbiamo però prendere le distanze da queste "sollecitazioni al consumo alimentare rapido". Se volete una merenda di veloce preparazione tornate al passato, se come me da piccoli mangiavate pane, burro e zucchero (cioè zuccheri complessi, grassi animali e zuccheri semplici = merenda completa tutto-in-uno) o provate la mia nuova versione estrema e moderna: pane integrale, ricotta e zucchero di canna (cioè più proteica e meno grassa). Abituiamo i bimbi al kinder garten e al parco giochi piuttosto che al Kinder Ferrero. E senza aver paura di svelare loro che in realtà tutti questi campioni la pubblicità la fanno sì "per mangiare", ma si guardano bene dal rimpinzarsi di zuccheri: optano quasi sempre per i carboidrati.