Antony Evans di San Francisco ha concluso brillantemente una raccolta di fondi su Kickstarter.com per creare delle piante modificate geneticamente in grado di diffondere luce. Vengono inseriti nel dna della pianta da modificare geni provenienti dal dna di batteri o lucciole.
Qui potete ordinare i semi per crescere la vostra piantina modificata o direttamente la piantina già cresciutella:
Mentre qui si può vedere la descrizione del progetto:
Questo fenomeno esiste già nel regno animale (pesci e meduse, oltre ai già citati batteri e alle lucciole), ma anche in quello vegetale. Il successo sta nel combinare assieme i due mondi.
colonie di funghi bioluminescenti |
Ma molto più in là si stanno spingendo i ricercatori di un'Università della Georgia. Come nell'ottimo romanzo "Solar" di Ian McEwan
la grande scommessa è generare elettricità e non luce con le piante: la fotosintesi si è sviluppata e si è perfezionata in millenni di selezione naturale; ha un grado di efficienza nel convertire l'energia solare molto superiore a qualsiasi altro metodo fino ad oggi ideato dall'uomo.
Sarebbe bello poter attaccare le nostre prese USB direttamente nel tronchetto delle nostre piantine e ricaricare i nostri apparecchi! Ma fin a che la fantascienza non sarà realtà dovremmo cercare di passare a macchinette meno esose di energia.
Non come i diffusissimi cellulari smartphone, che vanno per la maggiore ora, che consumano come motori fuoribordo. Una bella idea è dotarli di schermo ad inchiostro digitale, come il mio e-reader Amazon Kindle: tiene una carica per oltre un mese. Lo stanno ipotizzando alcune case produttrici Cinesi (al momento sono alla fase prototipo avanzato), ad esempio la Onyx International
Per qualcuno durata della carica e leggibilità in pieno sole valgono di più delle limitazioni multimediali intrinseche nell'e-ink: ovvero bianco/nero e refresh lento.
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