Vittorio Colò |
Lo Stato Italiano consente l'interruzione prematura di una gravidanza ma non prevede l'interruzione della propria vita, la morte volontaria. Mentre lo Stato Vaticano condanna entrambi.
Ma uomini come Vittorio Colò e Mario Monicelli vanno rispettati per la loro scelta e ricordati per i loro esempi ed insegnamenti.
Vittorio Colò vincitore a 85 anni di 7 medaglie d'oro ai Campionati del Mondo Master di atletica leggera in Sud Africa e detentore di 25 record italiani e mondiali nella categoria M95. Ha deciso di togliersi la vita in chiesa a quasi 101 anni.
Mario Monicelli |
Mario Monicelli - maestro indiscusso, citerei su tutti Amici miei - si è tolto la vita in ospedale a Roma a 95 anni.
Raccontava della morte del padre: «Ho capito il suo gesto. [...] sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. [...]».
E dignità è il concetto più forte, che deve far riflettere tutti, come cita l'Art. 3 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Il più importante insegnamento di un grande atleta e di un grande regista: due italiani coraggiosi.
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