sabato 24 marzo 2012

birra analcolica quarta parte: von wunster


L'astemio, fra i ragazzi, viene visto normalmente come un povero sfigato, in questa società dove si vive sempre in modo eccessivo. Se non reggi come un "russo" non sei in gamba. La birra analcolica presumo quindi non abbia come acquirente target i giovani, penso piuttosto si rivolga al salutista, allo sportivo, a chi lavora guidando, alle donne. Ma sempre più spesso all'ipermercato vedo che non mancano sullo scaffale una o due marche di analcolica, significa quindi che i numeri di vendita stanno crescendo e perciò i consumatori crescono. Ultimamente ho trovato un'altra marca: la Von Wunster analcolica. Italiana (dal nome non si direbbe (*)), in bottiglia da 66cl (le altre si trovano per lo più in formato 33cl), economica e semplice: acqua, malto d'orzo, luppolo. E pubblicizza la Valle d'Aosta.
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(*) di proprietà della Heineken Italia dal 1995, ceduta dal gruppo belga Interbrew. Enrico Von Wunster la fondò nel 1879 nella zona di Bergamo, col nome di Birra Seriate.

Segue qui.

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