mercoledì 28 settembre 2011

merenda vera


In tv e alla radio passa spesso la pubblicità del "Kinder Bueno" classico o white, dove un campione dello sport - Howe - riceve la visita inaspettata di una petulante vicina "affamata". Le offre un sano toast o una fetta di torta ma lei preferisce lo snack. Siamo abituati alle allusioni sessuali negli spot, ma trovo odioso l'abbinamento campione-merendine per far passare il messaggio nascosto che sono i cibi migliori per uno spuntino, per noi o per i bambini. E curiosando nel sito della Ferrero si può scoprire che sono veramente tanti gli atleti medagliati coinvolti nella promozione della linea prodotti: p.e. la May e la "Fetta al Latte", Schwarzer e il "Pinguì", la Idem, la Sensini, etc..


L'industria alimentare deve vendere un prodotto dolciario industriale, il promoter di turno deve pagarsi l'attività (che non sempre è milionaria come per i calciatori più pagati), ma noi dobbiamo però prendere le distanze da queste "sollecitazioni al consumo alimentare rapido". Se volete una merenda di veloce preparazione tornate al passato, se come me da piccoli mangiavate pane, burro e zucchero (cioè zuccheri complessi, grassi animali e zuccheri semplici = merenda completa tutto-in-uno) o provate la mia nuova versione estrema e moderna: pane integrale, ricotta e zucchero di canna (cioè più proteica e meno grassa). Abituiamo i bimbi al kinder garten e al parco giochi piuttosto che al Kinder Ferrero. E senza aver paura di svelare loro che in realtà tutti questi campioni la pubblicità la fanno sì "per mangiare", ma si guardano bene dal rimpinzarsi di zuccheri: optano quasi sempre per i carboidrati.



lunedì 26 settembre 2011

creme spalmabili seconda parte

Riprendo un mio precedente post perchè un nuovo attore entra nella grassa arena delle creme spalmabili. Ma con un approccio diverso dai suoi concorrenti, per cercare di aggiudicarsi una fetta di mercato (e di pane) nel già affollato panorama delle creme cacao. Si tratta di un accordo fra Philadelphia e Milka per realizzare un formaggio al gusto di cioccolato. Premesso che bisogna prima assaggiarlo per vedere se piace, ma penso che comunque potrebbe avere due cose interessanti, rispetto ai prodotti già sul mercato. Primo la spalmabilità: alcune creme d'estate patiscono il caldo e sono troppo liquide mentre se tenute in frigo diventano difficili da stendere. Questa nasce già da frigo. Secondo: a sorpresa batte la concorrente numero uno per quel che riguarda sia i grassi contenuti in 100 gr di prodotto, che gli zuccheri, come potete vedere in tabella. Sulla carta è migliore e sul palato? Vedremo se riuscirà il nuovo arrivato a scalfire lo strapotere della crema prodotta ad Alba.

sabato 24 settembre 2011

birra analcolica



Blogger ospita anche un altro autorevole blog che parla di alimentazione e salute, oltre al mio:

OBAMA FOODORAMA

THE BLOG OF RECORD ABOUT WHITE HOUSE FOOD INITIATIVES, FROM POLICY TO PIE



Ovvero il blog del Presidente Usa Barak Obama. Prendo spunto da un suo post riguardo la White House Honey Ale, birra fatta in casa, per parlare di questa bevanda. Amo molto la birra e quando sono parecchio assetato ne ingurgito volentieri mezzo litro o una bottiglia da 66. Ma, a parte l'evidente gonfiore che provoca, il problema sta nella - seppur bassa - percentuale d'alcool contenuta. Però il mio medico sportivo preferito dice che, se non fosse appunto per l'alcool, sarebbe un ottimo integratore essendo fatta con malto d'orzo, granturco, lievito e luppolo. Soluzione? le birre analcoliche! Ma saranno altrettanto gustose? Cosa offre il mercato? Si trovano facilmente al bar e nei supermercati? Innanzitutto bisogna dire che in Italia per birra analcolica si intende birra che può anche contenere una piccola quantità di alcool, ma non deve essere superiore a 1,20%. La più note: Tourtel, Wuhrer, Dreher, Moretti Zero, Dolomiti, Coop. Cito anche la Drive Beer con 2,5% gradi e la San Miguel aromatizzata alla frutta (sempre meglio di quella di Obama, dolcificata con miele!). Fra i vantaggi delle analcoliche metterei sicuramente anche il fatto che apportano meno calorie: infatti 1 gr di alcool corrisponde a 7 kcal, quindi 3-4 gradi in meno (mediamente le normali birre bionde viaggiano attorno ai 4,5/4,6 gradi) significano 100-140 kcal in meno in mezzo litro. Mi riservo di provarne qualcuna per poi scriverne (vedi qui).

mercoledì 21 settembre 2011

pasta integrale



Se avete come me la fortuna di poter mangiare spesso a casa, a pranzo, vi insegno un piccolo trucco per riuscire ad alimentarvi meno pur senza restare troppo affamati: mangiate pasta integrale. Ci metterete un pò ad abituarvi, perchè effettivamente è meno saporita di quella raffinata, ma se ci riuscirete ne ricaverete solo vantaggi. Il chicco del grano con cui viene realizzata è completo di crusca e germe. Sono fibre, quindi l'intestino ringrazia, inoltre nutre meno, ma sazia maggiormente. Assumiamo minori calorie, così ne possiamo mangiare un pò di più. Ancora: non fa andare in picco glicemico, ma la glicemia sale piano e scende altrettanto piano. Ha però anche un difetto: contiene acido fitico (*). Quest'acido limita l'assunzione di alcuni nutrimenti (ad esempio il ferro) a noi utili. Tenete conto di ciò e magari alternatela ad altri tipi di pasta (non integrale o di mais o di riso). Inoltre se la condite col ragù di carne, il senso di sazietà sarà anche maggiore, ciò dovuto all'abbinamento carboidrati/proteine. Oppure, meglio, consiglio di condirla coi piselli: i legumi sono altrettanto proteici ma molto meno grassi. Certo il ragù alla bolognese rimane sempre il ragù alla bolognese... (*) sempre riguardo ai fitati: hanno però anche potere antiossidante in quanto in grado di chelare il ferro che, se presente in eccesso, favorisce la produzione di radicali liberi. Si tratta quindi di trovare il giusto equilibrio. Aggiornamento: pasta Coop da estremisti, la Barilla è leggera (pare raffinata), la Misura una via di mezzo (la giusta "misura" per me).



lunedì 19 settembre 2011

colazione seconda parte


Scambiando due parole con il mio medico sportivo preferito, ho realizzato che la colazione che faccio ogni mattina ormai già da un pò (vedi il mio precedente post colazione) è perfezionabile in - almeno - un punto. Infatti ho capito che "brucia troppo presto". Mi spiego meglio: se paragoniamo la mio primo pasto della giornata al combustibile e il mio stomaco ad una caldaia, allora avremo che sto buttando in stufa un pò di fiammiferi che bruciano immediatamente (zuccheri semplici), abbastanza ceppi di legno che bruciano con calma (zuccheri complessi), ma poca "carbonella" (grassi), che bruciano molto lentamente. Allora che succede? Succede che appena mangiato ho un picco energetico immediato, ma il tutto si esaurisce relativamente presto nel corso della mattinata. I segnali sono sbadigli oppure brontolii provenienti dallo stomaco...
La soluzione potrebbe essere aggiungere del burro a quanto predo regolarmente, o come suggerito - effettivamente sarebbe meglio perchè ricca anche di proteine - ricotta. L'energia giungerebbe dal consumo di una miscela di zuccheri e grassi e sarebbe quindi un processo più lento e duraturo. Evitando picchi di glicemia. Un'altra via da seguire potrebbe essere uno yogurt intero (ma non zuccherato): rispetto alla ricotta meno grasso ma anche meno proteico (ma forse più pratico e veloce).  Da provare nei prossimi mesi per verificare.
Riepilogando quindi: latte condito a piacere, cereali, biscotti e fette integrali, marmellata, frutta secca e disidratata, ricotta oppure yogurt intero.
Soluzione ottimale trovata: ricottine in vasetti (di solito è una coppia) di dimensioni leggermente minori di quelle dello yogurt. Perfette.

giovedì 15 settembre 2011

consumo di alcool seconda parte

Se dovesse capitare anche a voi di andare in riunione di lavoro in trasferta e vedere che - incoerentemente - in hotel avete free bar globale, capirete che è impossibile seguire i consigli di moderazione del mio precedente post. Come cercare allora di limitare i danni? Da fare prima: mai assumere a stomaco nudo (gli alimenti proteici aiutano parecchio: carne, formaggi). L'alcool non smaltito dal fegato passa nell'intestino bloccando l'assorbimento d'acqua (disidrata) e poi finisce nel sangue. Da fare prima e dopo: cercare di limitare i danni reidratando con succo d'arancia: contiene zucchero e aiuta a scomporre l'alcool. Poi assumete carboidrati per reintegrare. Da non fare: bere caffè, dato che è diuretico. Piuttosto mangiate potassio (nella banana). Da non fare mai: cose che non fareste da sobri davanti a colleghi e superiori, cercate di non farle nemmeno da brilli... ma questa è un'altra storia. PS evitate le pastiglie per il post sbornia tipo il Blowfish.



lunedì 12 settembre 2011

consumo di alcool

Forse non tutti sanno che i danni provocati dalla droga in Italia sono uno scherzo, rispetto ai danni che provoca l'alcool. I morti per abuso di alcool restituiscono numeri da guerra civile, superiori addirittura a quelli per incidente stradale (molti dei quali sono appunto causati da eccessiva assunzione). Quello che vorrei capire io però è: l'alcool è dannoso anche in quantità moderata? Io amo bere vino rosso a pranzo, bianco a cena e birra, quest'ultima a volte anche lontano dai pasti. Dopo cena occasionalmente distillato o amaro. L'alcool è una "droga sociale", distende e favorisce allegria e rapporti. Il problema è che l'alcool intossica l'organismo. Inoltre è molto calorico (7,1 per grammo). Il fegato ci mette un'ora a smaltire 8 grammi assunti (mi riferisco ad un uomo di 80 chili, per le donne il discorso cambia), quindi ci vogliono due ore circa per smaltire un bicchiere di vino rosso (generalmente ha grado più alto del bianco). Che effetto ha tutto ciò sul mio fegato, che già lavora a spron battuto per assimilare il mio pranzo ricco di carboidrati? Come minimo appesantisce il suo carico, considerato il fatto che peso ben meno di 80 kg... Sto quindi maturando pian piano l'idea che i - piccoli - benefici derivanti dall'assunzione di un bicchiere di vino (pare ci siano, derivanti dai polifenoli della buccia dell'uva: flavonoidi e acidi fenolici (*)), siano di gran lunga annullati dai - grandi - svantaggi provocati dall'alcool che contiene. Forse meglio la birra visto che ha meno gradi (lo analizzeremo in un altro post), molto peggio i superalcolici. Fermo restando comunque il piacere indubbio di un consumo moderato ed attento. Se invece il consumo è eccessivo i rimedi stanno qui(*) studi dicono che il "resveratrolo" presente nel rosso protegge - tra l'altro - da malattie cardivascolari e combatte i radicali liberi.

sabato 10 settembre 2011

creme spalmabili


Premesso che sarebbe meglio mangiare marmellata, una domanda è lecita: qual'è la crema di nocciole spalmabile migliore? Risposta: quella che vi piace di più! O quella che vi costa meno, oppure quella che trovate più facilmente, ovviamente dipende dalle vostre esigenze. Forse però la migliore è la più sana, quindi la meno grassa... ma ci sono grassi e grassi... Bisogna cercare di capire cosa hanno dentro e vedere i valori nutrizionali per 100g. Analizziamo le più diffuse:


La leader del mercato italiano: la Nutella della Ferrero

Zucchero (56%)
Oli vegetali (19%)
Nocciole (13%)
Cacao magro
Latte scremato in polvere (5%)
Siero di latte in polvere
Lecitina di soia (emulsionante)
Aromi

Energia 530 kcal
Proteine 6,4 g
Carboidrati 56,4 g
Grassi 31 g
Acqua 0 g
Riboflavina (Vit. B2) 0,25 mg
Vitamina B12 0,26 μg
Vitamina E 6,6 mg
Fosforo 172 mg
Magnesio 70 mg



L'alternativa pregiata: la CremaNovi della Novi

nocciole (45%)
zucchero
cacao magro (9%)
latte scremato in polvere (5%)
burro di cacao
emulsionante lecitina
aromi

Energia kcal 538
Carboidrati 42,7
Proteine 11,7
Grassi 35,6


L'outsider: la Crema vegetale della Valsoia

Zucchero
oli vegetali
nocciole (14%)
estratto di soia in polvere (8%)
cacao magro (8%)
fibra di soia (4%)
emulsionante: lecitine
aromi

Energia 503 kcal
Proteine 8,5 g
Carboidrati 52,0 g
Grassi: 29,0 g
Fibre: 7,5 g
Sodio: 0,1 g



La solidale: la Crema spalmabile Solidal della Coop


zucchero di canna
olio di palma

nocciole (10%)
cacao magro in polvere (9%)
latte scremato in polvere (5%)
lattosio
sieroproteine del latte
emulsionante: lecitina di soia


Energia 539 kcal
proteine 6,0 gr.
carboidrati 59,0 gr
grassi 31,0 gr

Le altre che potete trovare:

Magnum intense
Lindt
Nutkao.


La Ferrero è la più pubblicizzata e anche la più economica. La Novi ha molte più nocciole della Nutella e meno zucchero. Quello della Coop è di canna. Personalmente io compro la Valsoia (vedi il mio post sui condimenti). Le altre sono per lo meno da provare e sarebbe interessante una degustazione "al buio" per sfatare il mito Nutella. E ve lo dice un lettore di "Nutella Nutellæ" e "Nutella 2 - la vendetta" di Riccardo Cassini - Comix Pillole - 1993 e 1994: dove il De bello Gallico "Gallia omnia est divisa in partes tres [...]" diventa "Nutella omnia divisa est in partes tres: Unum: Nutella in vaschetta plasticae. Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita. Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo sì, sed melium est si magno Nutella in barattolo)" e "De inutilitate nascondimenti barattolorum Nutellæ ab illusibus mammibus". segue

venerdì 9 settembre 2011

grassi idrogenati

Gli americani, che non sono proprio i più salutisti del mondo a tavola (con tutto il trash food che si pappano) avvisano chiaramente della quantità di grassi idrogenati nelle etichette dei cibi preconfezionati. Da noi troppo spesso si usa un termine generico. L'Istituto di Medicina dell'Accademia Nazionale delle Scienze, organismo non-profit ed indipendente, ha indicato al governo Americano un livello massimo pari a zero per tali grassi nella dieta, per non avere problemi di salute. Bisognerebbe assumerne assolutamente zero anche secondo me, ma il problema è che sono diffusissimi nei dolci - e nei cibi in generale - di produzione industriale (ma anche artigianale). Ma perchè vengono usati e cosa sono esattamente? Vengono usati perchè costano molto meno! E perchè diventano rancidi più lentamente. Inoltre sono più facili da lavorare (sono solidi come il burro). I grassi idrogenati o "grassi trans" derivano da olio che, com'è noto, a temperatura ambiente è liquido. Tramite catalizzatore, ad alta pressione e temperatura, viene aggiunto Idrogeno. Si presentano alla fine allo stato solido. La molecola che si ottiene esiste già in natura, ma in percentuali irrisorie. E i danni che può fare sono enormi, fra le altre cose: sballa i rapporti di colesterolo, aumenta l'insulina, diminuisce il testosterone (meno desiderio sessuale, minore fertilità ovvero certamente meno vitalità!), interferiscono con gli omega-3, incrementano i radicali liberi (nemmeno Pannella e la Bonino ne sarebbero felici). Disastrosi, ma in pochi sono veramente consci del problema.  L'Unione Europea dovrebbe bandirli come un veleno e invece le merendine preconfezionate ne sono piene. Certi "cremini" sono come armi chimiche: non si sciolgono nemmeno sotto il sole di Ferragosto, al mare... Diffidate sempre delle merende e degli snack farciti di crema tenera ed esaminate attentamente gli ingredienti. Se possibile verificate che dolci e paste contengano burro; una volta un pasticcere mi ha insegnato un trucchetto per capirlo: se la crema della pasta lascia un velo spiacevole sul palato, allora quella pasta è stata fatta con margarina e non con burro (la margarina col calore della bocca si scioglie più difficilmente). Ricordate: "da tenere fuori dalla portata dei bambini" ma anche di molti adulti della mia generazione che non hanno la pazienza per preparare qualcosa di salutare. Ottimi questi due post, rispettivamente da polveredicacao.iobloggo.com e  www.alimentazioneinequilibrio.it, sui grassi in etichetta e sul burro.

giovedì 8 settembre 2011

condimenti

Se come me punti anche tu a ridurre la massa grassa a favore della massa magra, devi stare attento: usali sempre e solo crudi e ricorda che meno si condisce meglio è; i cibi ben cucinati hanno il loro sapore e il palato deve essere allenato a coglierlo. Ecco la mia personale tabella dei condimenti da usare e di quelli da evitare, in ordine dal più salubre al meno salubre. Olio extravergine di oliva: al numero uno, seguito dall'olio di oliva. L'olio di semi (singolo tipo di seme o semi vari, sarebbe da fare una scaletta per distinguere) vi fa saltare le staccionate. Burro: è buono e non fa male, se ne usate poco. Olio di palma, molto usato in industria, cercate per quanto possibile di evitarlo; decisamente da evitare la margarina: "non aspettare, spalma" dovrebbe essere invece "non aspettare, butta". Grassi non idrogenati ingeritene meno possibile mentre i grassi idrogenati, vera e propria spazzatura, evitateli come la peste, in un prossimo post vedremo cosa sono. Il mio condimento: tempo fa non condivo per nulla l'insalata (venendo guardato come una sorta di animale strano), ora invece condisco sempre e solo con   salsa di soja (scura). Insaporisce senza aggiunta di grassi, è ricchissima di antiossidanti e milioni di asiatici possono confermarti che è anche buona. Ma non aggiungere ulteriore sale. Ricorda che comunque bisogna anche saper scegliere ricette semplici, ne puoi trovare per esempio sul blog ricette senza colesterolo.

mercoledì 7 settembre 2011

colazione completa

Pare sia il pasto più importante, in realtà durante la giornata bisognerebbe mangiare poco e spesso. Personalmente penso che la colazione debba avere due requisiti fondamentali: essere salubre ed essere veloce da realizzare e consumare, per poi partire a lavorare. Io prendo latte (non troppo, molti come me fanno fatica a digerirlo) parzialmente scremato (intero è troppo grasso) al cioccolato (Nesquik o Ovomaltine) oppure con orzo solubile e zucchero di canna. Ci metto i cereali: ideali quelli di crusca tutta fibre tipo pellet (chiudendo un occhio sul gusto, ma facendo un gran favore al vostro intestino) ma vanno bene anche il muesli, il riso soffiato, le pallette di mais (che piacciono a noi veneti polentoni). Biscotti: secchi, meglio se integrali e comunque poco unti. Fette biscottate integrali, marmellata. Nutella: lasciatela perdere, è unta (d'estate col gran caldo si vede l'olietto sulla superficie), mangiatela al massimo alla domenica, d'inverno. Frutta secca: noci, nocciole, noci brasiliane, mandorle, semi, va bene tutto e tutti i giorni. Contengono elementi preziosi e l'uomo li ha sempre assunti, nei paesi nordici lo sanno che fa bene. Frutta disidratata: comunemente si trovano le prugne, le albicocche, l'uva passa, ma se cercate trovate anche i mirtilli, le banane etc. In Norvegia ho trovato anche la verdura disidratata! Per finire un bicchiere di succo di frutta (arancia da concentrato o qualunque gusto a piacere, dando il giro per variare). E' tutto, se volete ogni tanto fate uso di un pò di burro, ma mi raccomando: le merendine preconfezionate, soffici e tenere anche al Polo Nord e mai secche anche nel Sahara, lasciatele alle famiglie felici che si vedono in tv!
E se volete essere originali: Tzatziki a colazione.

martedì 6 settembre 2011

integratori salini


Effettivamente, quando ho sudato tanto, l'acqua da sola (filtrata o minerale che sia) non mi disseta del tutto. La Pepsi Co. produce la Gatorade, la Coca Cola Co. produce la Powerade, c'è la Energade (chi la fa?), la Lucozade (ricordi SuperFrog?)... Bravi, loro le producono, molti le comprano e poi se le bevono. Io però come reintegro altrettanto bene, ma a casa mia? Faccio così: metto in un bel bicchierone 50% acqua naturale e 50% del mio succo di frutta preferito (che bevo ogni mattina), 1 cucchiaino di zucchero (io uso sempre zucchero grezzo di canna) e una punta di sale fino da cucina. Un paio di cubetti di ghiaccio per portare a circa 15 gradi (fresco disseta di più e aiuta ad abbassare i gradi al motore surriscaldato). Ho un prodotto più economico, più sano, senza imballo. Come si dice: "km zero", solo qualche metro per arrivare dalla cucina al bagno e chiudere il ciclo.
Se invece non siete d'accordo date un'occhiata a questo buon sito: blog.netintegratori.it.

alla salute


Il sostantivo "Salute" è sinonimo di:
condizione fisica, stato fisico;
nonchè buona condizione, sanità, forza, robustezza, vigore, vitalità, benessere, floridezza, prosperità, rigoglio.
E' un bene che mostra la sua grande importanza soprattutto nei momenti in cui viene a mancare... (come l'acqua in un deserto o il sesso per i single cronici).
Se parlate l'inglese date un'occhiata a quest'ottimo video:
per capire cosa intendo.